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Mappe concettuali per tutti, l’idea innovativa dei fratelli Cipolla

C’era una volta… … I due fratelli Cipolla, Giuseppe 21 anni e Pietrosilvio 18. Durante il lockdown, avendo molto tempo a disposizione, hanno cercato di impiegarlo in modo utile e costruttivo.  L’idea è stata quella di realizzare e condividere gratuitamente mappe concettuali per studenti, che ripercorrono argomenti

C’era una volta…

… I due fratelli Cipolla, Giuseppe 21 anni e Pietrosilvio 18. Durante il lockdown, avendo molto tempo a disposizione, hanno cercato di impiegarlo in modo utile e costruttivo.  L’idea è stata quella di realizzare e condividere gratuitamente mappe concettuali per studenti, che ripercorrono argomenti di varie materie.Così nasce il progetto DSA Study Maps, che mette a disposizione online circa un migliaio di mappe concettuali particolarmente utili agli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, e con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Sono molteplici le mappe fruibili su DSA Study Maps: suddivise per materie, riguardano le più svariate discipline, dalle lettere alla storia, dalle materie scientifiche al latino, dalla storia dell’arte alle lingue straniere.

Com’è nata questa brillante idea ragazzi?

“Sono mappe realizzate durante gli anni di studio” ci spiega Pietrosilvio – “Avevamo a diposizione sui nostri pc tantissimo materiale che volevamo mettere a disposizione di tutti, specie degli studenti con disturbi specifici di apprendimento e che mostrano difficoltà a scuola. Crediamo che le mappe siano strumenti compensativi molto utili”.

Come sono state realizzate?

“Le mappe sono state realizzate da noi con un programma che si chiama “Super mappe Evo” racconta Giuseppe “Le abbiamo trasformate in jpeg affinché chiunque possa aprirle e stamparle. Nome cugino che ha collaborato con voi. Ci riteniamo due ragazzi fortunati, in quanto i nostri genitori ci hanno sempre potuto fornire gli strumenti necessari per poter studiare al meglio: personal computer, programmi a pagamento per affinare le mappe. Purtroppo non tutti hanno le nostre possibilità”.
Perché secondo voi studiare attraverso le mappe concettuali è così importante?
Risponde Giuseppe: “Il progetto nasce dall’esigenza di avere un metodo di studio compensativo. Spesso gli studenti, utilizzano le mappe concettuali in quanto strumenti utili per poter ricapitolare i concetti chiave di una specifica lezione o argomento. La mappa è uno strumento che serve anche per comprendere, studiare, ripassare e anche per poter esporre durante una interrogazione la propria conoscenza secondo uno schema ordinato, oppure per recuperare con un colpo d’occhio alcuni termini e avere quindi una scioltezza nell’esposizione più adeguata”.

“Il progetto nasce dall’esigenza di avere un metodo di studio compensativo. Spesso gli studenti, utilizzano le mappe concettuali in quanto strumenti utili per poter ricapitolare i concetti chiave di una specifica lezione o argomento.

Come si è diffuso il vostro blog?

“I feedback sono stati immediati e numerosissimi” spiegano i fratelli Cipolla “Non ci aspettavamo un riscontro del genere: per giorni le nostre pagine social erano colmi di ringraziamenti, complimenti e incoraggiamenti. Forse per la prima volta in quel momento, abbiamo realizzato di aver fatto qualcosa di buono. Successivamente, siamo stati contattati dalle varie pagine delle scuole, dai media locali e siamo stati ospiti del Tg dei Ragazzi, di Sky Tg 24, del programma televisivo I soliti Ignoti. Ad oggi il blog conta circa mezzo milione di accesi al giorno”.

Chi sono i vostri utenti?

“Studenti e professori, questi ultimi caricano le nostre mappe su Classroom, oppure le condividono durante le lezioni online, così da avere un ulteriore strumento. Altri sono genitori, nonché utenti di centri studio o insegnanti di sostegno. Questo per noi è un traguardo davvero importante, in quanto ci fa capire quanto la mappa concettuale sia davvero un valido strumento per chiunque”.

A proposito di questo, so che avete un messaggio importante da diffondere…

“Sì il nostro messaggio è rivolto in primis ai genitori e alle famiglie ovvero di non avere timore nel chiedere se il proprio figlio ha delle difficoltà e di informarsi circa tutte le possibilità per agevolare l’apprendimento. Spesso purtroppo viene ignorato il fatto che degli aiuti validi e concreti ci siano. Ci riferiamo soprattutto alla legge 170/10, dove si evince che la dislessia, la discalculia, la disgrafia e la disortografia vengono considerati come disabilità. Vengono inoltre indicate le finalità incentrate su interventi precoci, la sensibilizzazione delle famiglie ed il diritto all’inclusione scolastica e sociale. Nel terzo articolo si parla dell’individuazione precoce dei DSA, anche dalla scuola previo avviso alle famiglie. Viene inoltre sottolineato il compito delle ASL al rilascio delle certificazioni necessarie mentre sarà compito del Ministero avviare degli screening nelle scuole per individuare i bambini a rischio, il cui esito non è la diagnosi. Si stabilisce quali debbono essere le attività formative per il personale dirigente e docente delle scuole sempre finalizzando il tutto all’individuazione precoce dei disturbi. Negli altri articoli si stabilisce, inoltre, di come gli alunni con diagnosi di DSA possano utilizzare mezzi compensativi e dispensativi di flessibilità didattica, come il computer e che possano disporre di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove. Si prevede la flessibilità di orario di lavoro per i genitori di alunni con DSA limitatamente al primo ciclo d’istruzione , ovvero, fino alla terza media, al fine di permettere l’assistenza di attività scolastiche a casa. Tale flessibilità deve essere regolata in concreto dai Contratti Collettivi di Lavoro. Eppure, se la famiglia non s’informa, se il professore non rispetta la legge 170, se lo studente non usa un preciso metodo di studio, a nostro parere, tutta la catena scricchiola”.

Il vostro scopo è dunque prettamente benefico e divulgativo.

Esatto. Abbiamo rifiutato tantissime richieste di inserzioni pubblicitarie e dunque anche possibilità di guadagno, in quanto pensiamo che, qualora inserissimo degli spazi pubblicitari, il nostro blog sarebbe più lento e farebbe perdere tempo agli studenti, la cui intenzione è quella di studiare e apprendere in maniera semplice e diretta.
Piuttosto il nostro blog è divenuto scambio e “luogo” di incontro tra professionisti: al sito partecipano team di professori che conoscono terminate dinamiche, piuttosto che psicologi, avvocati ed educatori. Il blog deve essere inteso come una specie ‘tavola rotonda’, dove siedono tutte le figure professionali che spesso sono presenti nella vita di uno studente. Tra i nostri blogger citiamo: la dottoressa Silvia Attilia (tutor), la dottoressa Stella Totino (psicologa), lo studio legale Chetoni-Raffaele (diritto scolastico), la dottoressa Bianca Ranocchio (biologa) e la dottoressa Maria Rita Scattone (logopedista).

Progetti futuri?

Sicuramente incrementare le mappe magari creando una sezione nella quale gli studenti possano caricare le proprie mappe così da avere un ulteriore scambio e sempre più materiale a disposizione.

domenicaromeo83@gmail.com

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